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Le creme, per quanto abbiano alle spalle ricerca avanzatissime, hanno dei limiti: non arrivano dove il bisturi del chirurgo arriva. È questo il caso di chi ha lo sguardo appesantito da un eccesso di pelle nella palpebra superiore, o un accumulo lipidico in quella inferiore – le famose borse- , inestetismi per i quali l’unica soluzione è quella di affidarsi alla chirurgia.

Oggi gli interventi vengono fatti in day hospital, e i tempi di recupero sono brevi. A questo proposito il Dottor Marco Iera, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica presso l’Istituto Clinico Brera, risponde alle più comuni domande sulla blefaroplastica.

Cos’è la blefaroplastica?

La blefaroplastica è di tre tipi: superiore, inferiore o totale. Quella superiore, come dice il nome, agisce sulla palpebra superiore e permette di rimuovere l’eccesso di pelle, che tende ad appesantire l’occhio. Mentre quella inferiore va a rimuovere l’accumulo adiposo nella sotto l’occhio, le così dette borse. Quella totale, invece, agisce sia su parte superiore che su quella inferiore.

Come si svolge?

Dopo la sedazione e l’anestesia locale, si parte dalla palpebra superiore rimuovendo la pelle in eccesso e la borsa adiposa che crea gonfiore e pesantezza e infine si procede con la sutura, con fili di 5 millimetri di spessore. Nella parte inferiore, invece, si rimuovono sempre la pelle in eccesso e le sacche adipose, ma queste ultime sono tre: una a livello centrale, una laterale e una mediale, situate al di sotto del muscolo orbicolare.

Quanto dura l’intervento?

Essendo in anestesia locale con sedazione, solitamente si esegue in day hospital. Quindi si entra la mattina e si esce la sera. Dura in tutto un’ora e mezza: 45 minuti per la parte superiore, e altri 45 per quella inferiore.

La blefaroplastica è un intervento risolutivo?

È sicuramente un intervento risolutivo, perché la pelle in più viene rimossa. È un po’ come se si ripartisse da zero, il che però non vuol dire che la pelle non continuerà a invecchiare e a cedere nuovamente col tempo.

Quali sono i rischi della blefaroplastica?

I rischi non ci sono, a meno che non si vada ad agire in maniera aggressiva. Ad esempio, se si rimuove troppa pelle, si possono avere dei problemi funzionali di chiusura della palpebra superiore, che può portare alla secchezza dell’occhio.

C’è un’età consigliata per sottoporsi a blefaroplastica?

No perché l’eccesso di pelle è dato da una predisposizione genetica. Ma normalmente è un intervento al quale ci si sottopone dai trent’anni in su.

Quali sono i tempi di recupero dopo la blefaroplastica?

Una settimana all’incirca. Nei primi giorni si hanno lividi e gonfiori dell’occhio – fino a un massimo di 15 giorni -. Non bisogna effettuare attività sportiva per un mese, e non ci si deve esporre al sole per circa due mesi.

Dopo quanto tempo si apprezzano i risultati della blefaroplastica?

Considerando il processo di cicatrizzazione interno ed esterno, circa tre mesi.

Le cicatrici della blefaroplastica sono visibili dopo l’intervento?

No, nella blefaroplastica superiore sono nascoste nella piega palpebrale, mentre in quella inferiore si trovano appena sotto la rima cigliare.

La blefaroplastica rimuove le occhiaie?

No, perché l’occhiaia è data da un accumulo di emosiderina, un prodotto di degradazione dell’emoglobina, che conferisce il classico colore scuro sotto agli occhi.

Quanto costa l’intervento di blefaroplastica?

Costa 3500 euro inferiore o superiore, 5000 euro quella totale.

https://www.harpersbazaar.com/it/bellezza/a40007854/blefaroplastica-come-funziona